L’avocado mi ricorda mia nonna, donna dalle forti tradizioni culinarie di montagna, ma amante delle novità e delle sperimentazioni. Ricordo la sua guacamole senza infamia e senza lode, ma forse ero troppo piccina per apprezzarla.
L’avocado (Persea Americana) è un frutto drupa a forma di pera. Lungo solitamente dai 7 ai 20 cm, il peso varia dai 100 a i 1000 gr.
Ha un grosso seme centrale, la polpa giallo verde e l’epicarpo, la buccia, può essere verde o melanzana e sia liscia che rugosa. Il sapore sembra vagamente a quello della nocciola.
Originario dell’America centrale, del Messico e delle regioni Andine. Oggi i maggiori importatori sono il Messico, i paesi dell’America del Sud e dell’Indonesia. Ora anche in Etiopia ed Italia. Matura dopo la raccolta.
Come si usa l’avocado
L’avocado va consumato preferibilmente crudo, non resiste bene alla cottura. Ultimamente si inizia a cucinarlo all’interno di alcuni preparati, ma solitamente lo si apprezza non cotto. Si gusta in insalate, condimenti e salse.
Viene servito spesso semplicemente aperto in due e ricomposto al suo interno con la polpa fatta a salsa o a pezzetti. E’ l’ingrediente principale della salsa Guacamole originaria del Messico.
E’ meglio consumarlo in fretta una volta aperto perché scurisce rapidamente. Se comunque si vuole tenerlo in frigo per un paio di giorni chiuderlo bene in un contenitore e lasciarli il nocciolo. Se invece si fa una salsa e la si vuole mangiare dopo alcuni giorni meglio metterlo in congelatore. Aggiungendo il limone nelle salse aiuta a non farlo scurire.
Stagionalità
Visto che vengono importati da tutto il mondo ormai sono disponibili sempre.
Il suo periodo migliore però è novembre dicembre.
Come scegliere l’avocado
Siccome vengono venduti acerbi dopo l’acquisto attendere un po’ di giorni per trovare la giusta maturazione. Quando lo sentite più morbido è pronto. Se cede senza fare solco sarà perfetto, se lascerà un segno è troppo maturo. Quindi lo si usa esclusivamente per le salse.
Per accelerare la maturazione metterlo in un sacchetto di carta magari insieme ad una mela o banana matura. Non lasciarlo in frigo se no non maturerà. Solo da maturi possiamo tenerli alcuni giorni nel frigorifero.
Come pulire l’avocado
Tagliarlo a metà lungo il perimetro. Fino a sentire il seme poi rotare su di lui fin quando cede da una parte. Una volta tolto il seme, si può rimuovere la polpa, più è maturo e più si arriverà verso la buccia.
Caratteristiche nutrizionali e benefici
- E’ uno dei pochi frutti freschi ricco di grassi monoinsaturi, tra cui grasso linoleico e omega 3 e povero di zuccheri semplici. Questi grassi buoni servono ad inibire la formazione del colesterolo, diventa un toccasana per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio. A sua volta riduce il grasso addominale.
- Abbonda di vitamine, principalmente della A, D, E, K e del gruppo delle B. Grazie a questi antiossidanti rallenta l’azione dei radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
- Essendo ricco di vitamina D aiuta ad assorbire il calcio e il fosforo di cui è ricco insieme al potassio e al magnesio, agendo contro l’osteoporosi e l’artrosi.
- Apporta una buona dose di fibre ed ha poteri antiinfiammatori.
- Gli avocado sono 80% grassi salubri e ben il 15% di proteine.
Fornisce addirittura più proteine del latte vaccino e contiene tutti gli amminoacidi essenziali.Avendo un tasso calorico elevato si consiglia un uso moderato.
Essendo ricco di potassio devono portare attenzione le persone con insufficienza renale.
Avocado: valori Nutrizionali per 100 gr
- calorie 160
- Lipidi 15
- Glucidi 9
- Proteine 2