La secchezza vaginale è un disturbo che colpisce molte donne. L’alimentazione può essere un valido aiuto per contrastare questo problema.
L’alimentazione ha infatti un ruolo importante nel preservare la salute intima ed è bene conoscere quali sono i cibi da mangiare e quelli invece che sarebbe meglio evitare per ridurre il rischio di secchezza vaginale ma anche cistiti, vaginiti e pruriti intimi.
Sintomi della secchezza vaginale
I sintomi della secchezza vaginale sono:
- bruciore
- prurito
- eventuali perdite bianche
- stati doloranti durante i rapporti sessuali
- frequenti stimoli ad urinare.
L’inaridimento delle mucose rende difficili i rapporti, perché la vagina non è più lubrificata naturalmente da un fluido dalle pareti dei vasi sanguigni, fluido secreto dal maggior afflusso di sangue verso gli organi genitali scatenato dall’eccitazione.
Secchezza vaginale e alimentazione
La secchezza vaginale rappresenta un problema piuttosto diffuso tra le donne al punto che quasi tutte, in alcuni periodi della loro vita, ne hanno sofferto. Spesso si presenta con la menopausa ma anche per problemi ormonali, stress, allattamento o cure farmacologiche. Si tratta infatti di un disturbo frequente nel periodo che precede o segue il climaterio a causa dei cambiamenti ormonali, ma può presentarsi anche in altri momenti della vita di una donna. Vediamo quali sono i migliori rimedi naturali per questo inconveniente.
- Gel di aloe vera: da applicare localmente, oppure solo sulla zona interessata dei genitali esterni.
- Burro di karitè: ha notevoli proprietà emollienti ed è l’ideale per ammorbidire e contrastare la secchezza. E’ consigliata una applicazione giornaliera massaggiando dolcemente.
- Olio di semi di sesamo: Si tratta di un efficace lubrificante naturale per ripristinare l’ideale umidità vaginale. Da applicare su base quotidiana con un batuffolino di cotone direttamente sulle parti intime, massaggiando delicatamente.
- Le lavande vaginali: consigliate quelle con erbe dall’azione calmante, lenitiva e antinfiammatoria come camomilla, angelica, il cipresso o la salvia sotto forma di olio essenziale, da diluire nell’acqua.
Per quanto riguarda l’alimentazione per contrastare la secchezza vaginale è importante assumere semi di lino ed olio di lino (1 cucchiaio ad ogni pasto) e alimenti ricchi di fitoestrogeni che contribuiscono a mantenere stabili i livelli di umidità della vagina. Ne sono un esempio la soia, le mele, le ciliegie, il sedano e le noci.
Gli alimenti da preferire per contrastare la secchezza vaginale
Ci sono cibi che aiutano a prevenire disturbi intimi e altri che invece li stimolano. Se soffrite di fastidi vaginali come la secchezza vaginale (ma anche infiammazioni o bruciori) è bene che facciate attenzione a quello che portate in tavola.
E’ anche importante inserire nella propria alimentazione cibi ricchi in fitoestrogeni come, ad esempio, la soia e i suoi derivati. Via libera dunque a tofu, tempeh, miso, latte di soia. Ricordate poi che è fondamentale bere molto (acqua, tisane, infusi, estratti…) per favorire una maggiore idratazione di generale di tutto l’organismo.
La flora batterica gioca un ruolo fondamentale anche in caso di secchezza vaginale. Ragion per cui è bene prediligere cibi probiotici, come yogurt, kefir, kombucha che, grazie ai fermenti, stimolano il riequilibrio intestinale e lo sviluppo di batteri “buoni”. Altri prodotti amici della salute intima femminile sono
- Le verdure amare: rucola, cicoria e carciofi
- Alimenti ricchi in Omega3: azzurro, frutta secca e semi
- Mirtilli
- Mele
- Aglio e cipolla che vantano virtù antimicotiche, disinfettanti e antibatteriche
- Curcuma e zenzero: per le loro note proprietà antinfiammatorie
- Cavolfiori: per la presenza di biotina in questi ortaggi che permette di contrastare le infezioni batteriche che interessano la vagina
Gli alimenti da evitare in caso di secchezza vaginale
In caso di secchezza vaginale vanno evitati (o comunque fortemente ridotti) tutti quegli alimenti che tendono ad infiammare l’organismo o a indebolire le difese immunitarie. Ne sono un esempio i cibi ricchi di zuccheri e gli alimenti contenenti tanto amido (come pasta, riso, pane e patate). Da evitare anche la pizza, gli alcolici, i funghi, i formaggi stagionati, i cibi troppo piccanti, caffè, tè e sostanze nervine in genere.