Il mango l’ho rivalutato negli ultimi anni, il segreto è mangiarlo nel momento della giusta maturazione per poterlo assaporare appieno. Quando anche solo annusandolo ti porta la mente in paesi tropicali.
Il mango (Mangifera Indica) è un frutto drupa, quindi composto da “buccia” l’esocarpo, “polpa” il mesocarpo e “nocciolo” l’endocarpo.
Il frutto ovoidale ha una polpa giallo-arancio. Un profumo intenso e un sapore dolce. Mentre la buccia ha varie sfumature che variano dal verde al rosso o giallo, secondo le varietà.
Può variare molto di peso e raggiungere anche 1 chilo a frutto, ma solitamente si trovano in commercio sui 400 gr.
Varietà di mango
Le due varietà più reperibili in commercio sono la filippina-indonesiana Camboya, dal coloro giallo-verde e forma allungata. Con un sapore molto dolce e una polpa poco fibrosa e la indiana Mulgoba dal colore verde- rosso e forma più grossa. Questa di qualità inferiore e molte volte con polpa fibrosa e sapore molto blando.
Il nocciolo al suo interno è piuttosto grande e ricoperto da molte fibre che lo fanno aderire alla polpa con difficoltà di separarlo.
Originario dell’India si è espanso per primo nel est asiatico poi in Africa orientale, nel 1600 i portoghesi lo hanno esportato in America meridionale.
Oggi viene coltivato in tutti i paesi tropicali e subtropicali, ma anche in Spagna ed Italia, con delle coltivazioni in Calabria e Sicilia, dalle qualità eccellenti anche se ovviamente limitate causa la stagionalità.
Utilizzo del mango:
Il mango si consuma principalmente fresco alla giusta maturazione, portando attenzione a non mangiarne la buccia che alle persone sensibili può dare dei problemi di dermatiti a labbra e bocca.
Si può mangiare come frutto da solo o in macedonie, per accompagnare dello yogurt o del gelato.
Può essere usato per fare succhi, smoothie, gelati o essiccato per aggiungerlo al muesli.
E’ conosciuta la bevanda rinfrescante Panha oppure acerbo viene usato per fare la salsa indiana Chuney per accompagnare le carni o altre salse etniche.
Deliziosa è la marmellata ma bisogna farla con un mango ben maturo per poter catturare tutto il suo sapore.
Lo si può usare anche in padella grigliato accompagnando pesce o carni, per un contrasto agrodolce ai piatti.
Stagionalità:
Grazie alla diffusione globale nell’area intertropicale il mango è presente tutto l’anno nei mercati.
Come scegliere il mango:
Il profumo e la consistenza sono le caratteristiche per capire la maturità di un mango. I colori della buccia ci possono indicare le varietà, ma non è sempre facile trovare il momento giusto per aprire e gustarlo.
La polpa e la buccia intorno al picciolo dovrebbe essere leggermente ingrossata e piena, quando è ben maturo i succhi e la polpa si sviluppano e spingono leggermente in fuori.
Il colore deve essere bello vivo, ma visto che ci sono molte varietà potrebbe differenziare tra di loro, ma essere ugualmente giuste.
Le varietà principali alla corretta maturazione si possono presentare così:
- L’ Ataulfo diventa di un colore dorato intenso quando è maturo
- Il Francis sarà un insieme di verde e oro. La tonalità verde della pelle solitamente sfuma verso l’oro. Alcune parti verdi tuttavia rimangono tali.
- L’ Haden va dal verde al giallo. Questa varietà è più incline a diventare rossiccia, ma non necessariamente rossa quando è matura.
- Il mango Keitt resta verde.
- Il Kent rimane prevalentemente d’un verde scuro, ma spesso ha tracce di giallo o puntini gialli una volta maturo.
- Il Tommy Atkins non fornisce indizi a livello di aspetto. La buccia può restare giallo-verde, diventare dorata o sviluppare un rosso bluastro.
- L’ Alphonse ha la buccia tra il viola e il giallo una volta maturo.
- L’Edward ha la buccia che può essere gialla, rosa o un mix di entrambi.
- Il Kesar può restare verde, ma spesso vira al giallo.
- Il Manila solitamente ha una tonalità giallo-arancio, ma a volte la buccia può diventare rosa.
- Il Palmer può variare di colore, spesso risultando viola, rosso, giallo o anche un mix di questi tre colori.
Alcune varietà di mango sviluppano dei puntini quando sono mature o delle rughette.
Un buon mango ha un profumo che si sente già annusando vicino al picciolo, se invece odora di alcool o acido lasciate stare, facilmente ha passato la maturazione e sta per marcire.
Deve essere morbido al tatto, ma non troppo.
Come farlo maturare:
Solitamente basta mantenere il mango fuori dal frigo alcuni giorni, se invece si vuole accelerare la sua maturazione lo si può mettere in un sacchetto di carta chiuso. L’etilene che la frutta produce mentre matura rimarrà all’interno e agevolerà il processo, per accelerare ulteriormente la cosa basta mettere altra frutta che produce lo stesso ormone tipo banane o mele.
Un mango non maturo non sta in frigo, mentre maturo si mantiene circa cinque giorni e non deve restare a temperatura ambiente.
Come pulire il mango:
Pulire il mango non è cosa complicata, basta usare piccole attenzioni e ricordarsi di non mangiare la buccia o avere contatto con le i se si è soggetti sensibili.
Il metodo classico di tagliare le due parti più grosse ai lati chiamate “guance” e poi gli altri lati evitando il nocciolo interno insieme alla polpa vicina più filosa. Poi lo si pela con il coltello e serve a pezzetti.
Oppure c’è il metodo a porcospino di gran successo. Si tagliano sempre le “guance” e poi con coltello affilato si incidono in profondità dei tagli verticali ed orizzontali senza incidere la buccia. Comparirà una scacchiera che premendo dalla parte della buccia fuoriuscirà la polpa facendo un bel effetto.
Caratteristiche nutrizionali e benefici:
Il mango è ricchissimo di vitamina A e C. La vitamina C aumenta la resistenza delle cellule agli attacchi esterni. La vitamina A aiuta a mantenere integre le mucose dell’apparato respiratorio. Questo fa sì che sia un formidabile agente di protezione per l’organismo e in particolar modo per la respirazione ed i bronchi.
Come sfruttare al meglio le sue proprietà?
Un infuso di buccia di mango ben lavata è un gran aiuto sia per prevenire raffreddori che per alleviare i sintomi se si è raffreddati. Basta farla bollire per 10 minuti in un litro di acqua. Filtrarlo e lasciarlo intiepidire. Due tazze al giorno per una settimana.
E’ un frutto energizzante oltre che le vitamine apporta molti oligominerali che contrastano la stanchezza quali potassio e magnesio. Così può aiutare anche nel caso di convalescenza o prostrazione fisica.
Aiuta in casi di stitichezza e ritenzione idrica purificando l’organismo.
Contiene betacarotene, che contrasta i radicali liberi, evitando l’invecchiamento precoce di tessuti e cellule.
Il contenuto di fibre insieme alla vitamina C ed alla pectina ha un ruolo attivo nella riduzione del colesterolo LDL. Si tratta del colesterolo più comunemente detto colesterolo cattivo.
Recenti studi stanno dimostrando le proprietà antitumorali dell’acido folico e la mangiferina entrambi presenti nel mango.
Per beneficiare appieno delle sue proprietà a digiuno viene assimilato meglio, quindi consigliato a colazione.
Valori Nutrizionali per 100 gr:
calorie 53
Lipidi 0,2
Glucidi 12,6
Proteine 1